“Amatevi come io vi ho amato” – Il 32esimo Convegno Ecumenico di Vescovi

“Amatevi come io vi ho amato” – Il 32esimo Convegno Ecumenico di Vescovi

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Nov. 2013 – Si è svolto a Gerusalemme nei giorni scorsi il 32esimo Convegno Ecumenico dei Vescovi amici dei Focolari, dal titolo “La reciprocità dell’amore tra i discepoli di Cristo”.

Nato dall’iniziativa di Chiara Lubich, fondatrice del movimento dei Focolari, e su impulso di Giovanni Paolo II, il convegno riunisce vescovi da ogni parte e chiesa del mondo, cattoliche e non.

Vescovi ortodossi, anglicani, metodisti, luterani e cattolici, si sono riuniti per una quattro giorni di incontri all’insegna della comunione e della condivisione.

In una terra in cui si respira molto la difficoltà della convivenza tra tante denominazioni e confessioni diverse, il Convegno Ecumenico ha rappresentato l’occasione per vivere una comunione che, se non ancora teologica e dottrinale, è una comunione di cuore.

S.E. ROBIN SMITH, Vescovo anglicano diocesi di St. Albans – “Ci ritroviamo ogni anno, vescovi da ogni parte del mondo e di ogni confessione diversa, per vivere insieme l’unità in Gesù Cristo. Nel rispetto di tutte le nostre differenze, tradizioni e dottrine, crediamo molto profondamente di poter vivere insieme, perchè Gesù è in mezzo a noi.

Veniamo per essere testimoni del fatto che l’unità è possibile. Anche con tutte le differenze, è possibile rispettare e anche amare il nostro fratello o sorella, diverso da noi. Perchè Gesù è in loro tanto quanto è in noi.”

Significativo è stato l’incontro con il Patriarca Greco-ortodosso Teofilo III, che ha accolto i rappresentati delle varie chiese in un clima di fraternità e amicizia. Malgrado la drammaticità della divisione che separa la chiesa ortodossa dalle varie confessioni cristiane, l’incontro al Patriarcato è stato un segno di speranza per il cammino verso l’unità.

Una volontà, quella dell’unità, manifestata dal patto di amore scambievole che i vescovi si sono scambiati all’ombra della “Scaletta”, il luogo che secondo la Tradizione ha visto Gesù pregare perchè tutti fossero uno…

CLAUDIO MAINA, Movimento Focolari Terra Santa – “La Scaletta sono i resti di una antica scala romana che collega il Cenacolo alla valle del Cedron. C’è una tradizione che colloca in questo posto la preghiera di Gesù per l’unità. Secondo questa tradizione Gesù, dopo l’ultima cena, recandosi all’Orto degli ulivi avrebbe qui pregato per l’unità. È una tradizione che al movimento dei Focolari piace particolarmente perchè il nostro spirito è proprio fondato sull’unità.”

S.E. ARMANDO BORTOLASO, Vicario Apostolico Emerito di Aleppo – “Ci incontriamo e tutti insieme facciamo questo patto dell’unità. Con cui ci promettiamo di amarci come Gesù ci ha amati, pronti a dare la vita uno per l’altro, nella diversità delle fedi.

Vogliamo andare in profondità e vivere l’amore reciproco tra vescovi, scambiandoci esperienze in uno spirito di fraternità, convinti che se ci amiamo a vicenda realiziamo quello che è l’ecumenismo del cuore.”

Un programma denso e ricco di incontri, scandito anche da numerose visite nei luoghi santi di Gerusalemme e dintorni, come la Basilica della Natività a Betlemme, il Santo Sepolcro e il Cenacolo, luogo che forse più di ogni altro segna quella differenza-unione che ha caratterizzato le riflessioni del Convegno Ecumenico.

S.E. PIERRE MOUALLEM, Arcivescovo Emerito Chiesa Greca Melchita di Galilea – “La carità è la strada migliore. Dio è amore, e in quell’amore possiamo trovare la strada per l’unità.”

S.Em. MILOSLAV VLK, Cardinale e arcivescovo emerito di Praga – “La strada per raggiungere l’unità è vivere il Vangelo e dare testimonianza comune, di diverse chiese, del Vangelo, della parola di Dio. Vivendo la parola di Gesù si crea l’unità.

Non dipende dalle nostre forze, ma dalla forza di Gesù Cristo e dello Spirito Santo”

S.E. ARMANDO BORTOLASO, Vicario Apostolico Emerito di Aleppo – “Lo Spirito Santo ha bisogno di vescovi delle varie chiese che si vogliono bene, che si amano…poi lo Spirito Santo farà il resto! Ma se non c’è questo incontro, questa conoscenza, questo clima di fraternità, pronti a dare la vita l’uno per l’altro, lo Spirito Santo non può fare niente.”

Original post published in cmc-terrasanta.org